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CFWA_Agenzie Stampa 1.2.2017
TLC: ACCORDO CONSIGLIO-PARLAMENTO UE SU TARIFF ROAMING, STOP DA QUESTA ESTATE

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Consiglio Ue ed Europarlamento hanno raggiunto nella notte l'accordo sulle tariffe roaming all'ingrosso. Dal prossimo 15 giugno il prezzo all'ingrosso (quello che vale nelle transazioni tra operatori) passera' da 50 euro per gigabyte a 7,7 euro. Il prezzo scendera' successivamente a un ritmo graduale. Dal gennaio 2018 sara' di 6,0 euro per gigabyte, per scendere fino a 2,5 euro per gigabyte dal 1mo gennaio 2022. "Si tratta dell'ultimo passaggio l'abolizione delle tariffe roaming per i consumatori da questa estate", ha indicato la presidenza della Ue.  

TLC: OPERATORI VIRTUALI, RISCHIO AUMENTO TARIFFE PER ROAMING

(ANSA) – C'e' un "rischio elevato" che, con l'accordo Ue sui tetti dei prezzi all'ingrosso per il roaming, gli operatori piu' piccoli e gli operatori virtuali non siano in grado di rientrare dei costi e che quindi questo porti all'aumento delle tariffe per i consumatori. E' la posizione espressa dall'associazione europea degli operatori virtuali Mnvo. Alcuni di questi gia' oggi offrono tariffe al dettaglio a 1-2 euro per gigabyte. "I cittadini europei si aspettano che la fine dei sovraccosti del roaming avvenga senza perdere tariffe competitive e offerte innovative", mentre ora, ha asserito il vicepresidente di Mnvo Europe Innocenzo Genna, "con l'attuale intesa sui tetti all'ingrosso, saranno pesantemente delusi". Secondo Mnvo a beneficiarne saranno gli operatori Tlc dominanti, aggiungendo ulteriori barriere per i piccoli e piu' innovativi.

SENATO: ELETTO ALL’AGCOM MARIO MORCELLINI

(ANSA) – Il nuovo Commissario per l'AgCom e' Mario Morcellini, candidato Dem. L'Aula del Senato lo ha eletto con 118 si'. Per quanto riguarda invece il componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, che i senatori avrebbero dovuto eleggere, e' fumata nera perche' nessuno dei candidati ha ottenuto i 161 voti necessari. Gli altri nomi che sono stati votati per il ruolo di commissario all'Authority per le Comunicazioni sono stati: Vito Di Marco, candidato di FI, che ha ottenuto 45 preferenze e Fulvio Sarzana, indicato dal M5S, che ne ha prese 43. Trentatre sono state le schede bianche e 14 le nulle. Per la Corte dei Conti, al candidato Dem Antonio Saitta sono andati 120 voti, 11 sono risultate le schede disperse, 47 le nulle e 94 le bianche. 

ACEA: IRACE, 13 MARZO PIANO E VALUTAZIONI SU BANDA ULTRALARGA

(ANSA) – "Il 13 marzo ci sara' l'aggiornamento del piano industriale e li' faremo le valutazioni sul tema degli eventuali investimenti nella banda ultralarga". Cosi' l'ad di Acea, Alberto Irace, ha risposto ai cronisti che, a margine di un convegno alla Camera, gli chiedevano a che punto fossero i colloqui con OpEn Fiber per una possibile collaborazione tra le due societa' nella posa della rete in fibra nella citta' di Roma. La scorsa settimana l'ad di OpEn Fiber, Tommaso Pompei, aveva parlato di "un'attivita' operativa in corso" tra le due societa' "per definire se e' possibile un piano di sviluppo su Roma basato sulle infrastrutture che l'azienda capitolina mette a disposizione".

INDUSTRIA 4.0: CALENDA, DAREMO SPIEGAZIONI ALLE IMPRESE

(ANSA) – "Usciamo la prossima settimana con una mailing, chiamiamola cosi', di spiegazione, a un database di un po0 piu' di un milione di imprese che sono quelle che possono utilizzare gli incentivi in cui incominciamo ad avere la risposta a tutte queste domande". Lo ha detto Carlo Calenda, ministro per lo Sviluppo economico, ai giornalisti che gli ricordavano come gli imprenditori chiedessero norme applicative chiare in riferimento al progetto Industria 4.0. "Dopodiche' – ha aggiunto, a margine di una iniziativa a Firenze – stiamo producendo, uscira' una settimana dopo, un manuale ancora piu' dettagliato che e' piu' per i commercialisti e per i periti, e nel frattempo l'Agenzia delle entrate fara' domani la giornata del Telefisco, che dara' le prime risposte su questi temi qua, e dopo fara' anche la circolare. Penso che entro la meta' di febbraio noi avremmo inondato di informazioni le aziende, i periti ed i commercialisti". L'incertezza sulle sorti del governo, per Calenda, non influisce sul progetto: "Il progetto dal 1 gennaio e' operativo, non ha bisogno ne' di decreti attuativi e ne' di nient'altro". 

AGENDA DIGITALE: PANONTIN, FVG REGIONE ALL’AVANGUARDIA

(ANSA) – "C'e' una precisa politica in atto, una strategia di innovazione che ha consentito di attuare molti importanti passi: la Regione e' gia' pioniera su numerosi progetti acceleratori dello sviluppo digitale". Lo afferma in una nota l'assessore regionale ai Sistemi informativi, Paolo Panontin. "Con l'approvazione dell'Agenda Digitale Regionale a dicembre 2015 – prosegue Panontin – la Regione, in collaborazione con Insiel, ha posto le fondamenta di un concreta crescita digitale del Friuli Venezia Giulia. Primo tra i fronti di impegno e' agevolare la comunicazione tra sistema sanitario e cittadini. Insiel e' l'esecutore di innovazione tecnologica per l'attuazione della riforma e sta lavorando all'App sulle emergenze, sui pagamenti on line, sull'automazione dei laboratori di area vasta, sulla prenotazione telematica delle prestazioni e sulla ricetta dematerializzata". Panontin ricorda che "anche il Portale dei servizi ai cittadini e' stato il primo in Italia ad essere stato completamente rinnovato nel 2016, seguendo le nuove direttive Agid. Forte e' stata, e continuera' ad essere anche la spinta sulla banda larga e ultralarga, al cui sviluppo contribuisce il Programma Ermes, il progetto FVG WiFi e l'offerta agli operatori privati affinche' eroghino il servizio a cittadini e imprese. La Scuola digitale e' un'altra fondamentale tappa, raggiunta grazie al protocollo d'intesa sottoscritto con il Miur: anche in questo caso la nostra Regione e' stata la prima in Italia a stipulare un accordo di programma, siglato in occasione dell'Internet Day, proprio in Insiel, a ribadire – conclude – la fiducia nel suo ruolo strategico in campo Ict". 

TLC: CELLNEX, ACCORDO CON BOUYGES TELECOM PER 3MILA NUOVI SITI

(ANSA) – Cellnex Telecom ha stipulato un nuovo accordo in Francia con Bouyges Telecom che consentira' a Cellnex Francia di aggiungere altri 3.000 siti al suo attuale portafoglio francese di 500 siti con un investimento di 854 milioni e la previsione, una volta completata l'integrazione, che producano un Ebitda annuo di circa 61 milioni di euro su base 'run rate', sinergie escluse. Inoltre, anticipa l'ad Tobias Martinez c'e' gia' in progetto un secondo 'pacchetto' da integrare al 2022. L'accordo, spiega una nota, e' strutturato in due fasi: l'acquisto di 1.800 siti urbani in Francia, gia' operativi, per un totale complessivo di 500 milioni di euro. Questi siti saranno integrati gradualmente nel corso dei prossimi 24 mesi. Il secondo passo e' la realizzazione di 1.200 nuovi siti per un investimento complessivo di 354 milioni di Euro. I siti saranno gradualmente trasferiti e operati da Cellnex Francia. L'accordo "conferma le prospettive di collaborazione sul lungo termine con Bouygues iniziate lo scorso luglio – sottolinea l'amministratore delegato di Cellnex Telecom Tobias Martinez – Nel corso del 2017 e 2018, l'integrazione di un numero significativo di nuovi siti gia' operativi insieme all'impegno di integrare un secondo pacchetto da qui al 2022, rende Cellnex Francia un gestore di infrastrutture con una dimensione e una copertura interessanti in grado di accompagnare il lancio attuale e futuro di tecnologie e attrezzature per i provider di accesso di banda larga mobile, in particolare il 5G." Le due societa' hanno inoltre sottoscritto un accordo di servizi master per un periodo iniziale di 15 anni che potrebbe essere rinnovato per altri 15, Un quadro di cooperazione che rafforza e ridefinisce il rapporto tra il MNO come cliente e Cellnex come fornitore di servizi. Il portafoglio di Cellnex Telecom di vendite contrattuali cresce un 50% da 8.000 a 12.000.

TLC: MISE, LEGA AUTONOMIE E UNIONCAMERE PRIMI IN GRADUATORIA BANDO BUL 

(AdnKronos) – Lega delle Autonomie Locali e Unioncamere sono ii primi classificati nella graduatoria, approvata ieri dal Mise, dei progetti preliminari a rete per la diffusione della banda ultralarga. Dovranno cioè realizzare azioni integrate di informazione e comunicazione, di rafforzamento della capacità amministrativa e di sviluppo della domanda pubblica di servizi di connettività ultra veloce destinati a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini e imprese. Entrambi i soggetti accedono ora alla fase successiva di procedura negoziata. I progetti riguardano due ambiti di intervento: il primo per cui è risultato idonea la Lega delle Autonomie Locali destinato ad amministrazioni e comunità locali, il secondo ad organismi dell'imprenditorialità locale a cui è stata ammessa Unioncamere. Il budget complessivo di 2,5 milioni di euro messo a disposizione dal Mise è a valere, in base alla delibera Cipe 6/2016, sui fondi FSC 2014-2020 destinati all'attuazione del Piano strategico per la banda ultralarga (Bul) per le attività di comunicazione istituzionale, come riportato nel bando pubblicato il 7 dicembre scorso. "Nell'ambito della campagna nazionale di comunicazione finalizzata a diffondere la banda ultralarga in tutto il paese, si mette a punto così un ulteriore tassello che consentirà di accompagnare i bandi pubblici direttamente sui territori e di incentivare l'azione dei comuni e delle imprese alla diffusione e all'utilizzo dei servizi digitali", sottolinea una nota. 

DIGITALE, RAGOSA: PER DATA CENTER COORDINAMENTO AGID-CONSIP-PIACENTINI 

(Public Policy) – "È necessario un coordinamento dei progetti infrastrutturali" per il consolidamento dei data center. "Non si possono abbandonare le amministrazioni pubbliche nell'implementazione e utilizzo delle nuove strutture digitali. Il coordinamento deve essere fatto tra Consip, Agid e la struttura commissariale" guidata da Diego Piacentini. A dirlo, in audizione in commissione Anagrafe tributaria, Agostino Ragosa, ex direttore dell'Agenzia per l'Italia digitale (Agid) sulle infrastrutture digitali in Italia. Fino a poco tempo fa – ha aggiunto – "non si capiva chi fosse il responsabile dell'infrastruttura nel territorio", in quanto "ogni amministrazione era responsabile della sua e questo ha generato solo dispersione". "La gestione tecnica delle gare – ha precisato – non può essere fatta da Consip, non ha le competenze giuste. I progetti tecnici devono essere seguiti dall'Agid".
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